cerimoniale

scrittura, ritualità, ornamento

San Rocco, spogliata di ogni arredamento sacro, è fessura di mondi.

 

Per riabilitare questo spazio ci vuole un nuovo credo,

quello del luogo che è guscio per le cose segrete, intime, ritrovate e preservate.

 

Quì...visione panoramica di oggetti semplici...

rifugio nel cerimoniale della scrittura che si fa mappa.

 

Nell' abside, il “Cartastorie” è supporto per la parola scritta, un gesto vuoto, un a-capo in picchiata fino alla riga spezzata di poesia, fogli di carta strappati, ripiegati e archiviati...

testimonianza di un vissuto.

 

Sul soffitto il “Capocielo” sospeso che scende fino a terra e segna il suo perimetro.

Macchina di ornamento in controluce, tana di un teatro mistico in una liturgia danzante.

 

Negli altari “La sposa e i tre scapoli” pretendenti,

un rito che non si compie, tra loro uno spazio di non conciliazione.

Una distanza invalicabile

Gli scapoli bloccati nella loro condizione

icone vuote;

la sposa inchiodata al suo destino celibe, sposa senza sposo.

 

Cerimoniale

come scrittura, come ritualità, come ornamento.